Un impianto di climatizzazione realizzato a regola d'arte di regola non dovrebbe avere necessità di
essere ricaricato.
Le cause di una mancanza di gas refrigerante sono dovute a delle microperdite che nella
maggior parte dei casi si trovano in prossimità delle cartelle ovvero le giunzioni dei tubi di rame che vengono realizzate
a mano dall'installatore.
Se queste sono realizzate in modo superficiale o con strumenti economici danno luogo a peridte di gas refrigerante che
oltre a rendere inutilizzabile il climatizzatore sono molto dannose per l'ambiente.
Il tecnico, prima di procedere con la ricarica del gas è tenuto a verificare la presenza di perdite. Queste possono essere
rilevate più o meno facilmente con l'impiego di strumenti idonei. È doveroso dire che più l'impianto
impiega a perdere il gas e più è difficile individuare le micro perdite.
Se il vostro impianto impiega uno o due anni a perdere il gas è opportuno risolvere il problema della perdita mediante
gas tracciante o anche in modo radicale sostituendo tutta la tubazione in rame presente.
La quantità del gas necessario alla ricarica è definito nella targa del costruttore, non sempre è possibile il
rabbocco, questo dipende dal tipo di gas utilizzato e da altri fattori. Per verificare il livello di gas presente nell'impianto
è necessario recuperare il gas residuo con un recuperatore, pesarlo e se il tipo di gas
lo consente, lo si potrà miscelare con la quantità mancante di gas dello stesso tipo.